Appunti tratti dal seminario "La consapevolezza delle proprie emozioni" di Shajeer Kizhakkekara.
La paura ha origine dall’ignoranza, dall’impossibilità di capire cosa sia giusto o sbagliato per noi. E’ un emozione che crea confusione, è pesante e ci porta giù.
Cosa succede quando proviamo paura? Entra dentro di noi un respiro particolare, uno stato, che non è semplice eliminare per ripristinare il nostro naturale equilibrio.
La paura è una faccia della medaglia, dall’altra parte c’è l’amore, il senso di protezione e sicurezza, la comfort zone.
Quando ho paura, sento che qualcosa è più grande e forte di me, spinto dal mio istinto di sopravvivenza, reagisco in due modi: 1.Mi difendo e combatto; 2.Scappo.
La paura è legata al 1° chakra, il chakra della radice e dell’istinto di sopravvivenza. La radice per natura porta giù, in profondità. La nostra prima radice sono i nostri genitori.
Durante i nostri primi anni di vita i genitori ci hanno trasmesso le loro paure, abbiamo potuto percorrere solo le strade a loro conosciute. Questa è stata una prima mancanza di forza che non ci ha permesso di evolvere. Le paure trasmesse dai nostri genitori hanno origini diverse, cosi come noi stessi siamo attraversati da Ida e Pingala e abbiamo una parte di sole e una di luna.
Il respiro che generiamo con la paura, quell’aria che entra all’improvviso nel nostro corpo, è chiamato “Aadhi” (nella lingua delle tribù). Aadhi è un seme di “Vyadhi”, ovvero malattia. Il 90 % delle malattie proviene da quel respiro spaventato.
Con la paura è come se arrivasse una scossa elettrica a risvegliare la nostra Kundalini (energia sopita alla base della nostra spina dorsale). La reazione è triplice: con il corpo, con la voce e con il respiro. La prima reazione è quella del corpo che si ritira verso l’interno, si stringe. Poi esce fuori l’espressione della voce e infine la reazione di sopravvivenza, ossia il tentativo di accumulare energia (prana) attraverso il respiro. Ma quest’energia entra dentro in maniera violenta e poco naturale.
Come sentiamo la paura? La prima informazione arriva dalla terra, dalla radice, quindi la sentiamo sotto i nostri piedi. Da lì parte la reazione del corpo di stringersi, e poi il respiro spaventato.
Un primo strumento per migliorare e rinforzare la nostra capacità di controllo sulla paura è proprio quello di camminare a piedi nudi sulla Terra. Riconnettersi alla sua frequenza e alla sua vibrazione. Un secondo strumento è quello di recitare l’espressione “HAAA VUUU…”che ha la capacità di distendere il nostro corpo e di riportare allo stato naturale il nostro respiro.
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